Come abbiamo avuto modo di ripetere più volte sui nostri canali social, e in particolar modo la nostra pagina Linkedin, Simbiosi sta crescendo, su molteplici fronti.
Da quando siamo nati nel 2022, consolidando l’esperienza maturata dal 2018 in NeoruraleHub e da ancor prima come luogo di sperimentazione e innovazione, sta crescendo in maniera importante il numero di clienti che ci coinvolgono in progetti di efficientamento, di recupero risorse, sostenibilità e biodiversità di crescente complessità e impatto.
Cresce anche la nostra proposta, con tecnologie e processi sempre più all’avanguardia, anche grazie all’impegno del nostro team dedicato alle attività di ricerca e sviluppo.
Cresce anche il numero di persone impegnate nella missione di Simbiosi, con numerose nuove assunzioni già effettuate e altre previste nei prossimi mesi.
Proprio nel confronto con le persone di Simbiosi diamo il via a una nuova rubrica, dal nome “Le interviste di Simbiosi”, in cui avremo modo sia di intervistare i protagonisti che ogni giorno contribuiscono a rendere Simbiosi un vero e proprio “produttore d’ambiente”, sia di allargare lo sguardo e dialogare con i partner, i clienti, le istituzioni con cui ci interfacciamo nel nostro quotidiano.
Per farlo, partiamo dal fondatore e amministratore, Piero Manzoni, a cui abbiamo rivolto alcune domande: eccole insieme alle sue risposte, buona lettura!
Buongiorno dott. Manzoni, grazie per questa occasione di confronto: abbiamo da poco passato il termine del primo quadrimestre di questo 2025, foriero di importanti sviluppi e cambiamenti, sia per Simbiosi che per il contesto d’insieme. Proviamo a fare il punto insieme?
Fare il punto mi porta a condividere un’ottima notizia: in questi primi 4 mesi del 2025 abbiamo consolidato il trend di crescita che ha preso il via dalla costituzione di Simbiosi.

Da poco ho avuto modo di condividere alcuni spunti in un’intervista con Sara Deganello, una giornalista de Il Sole 24 Ore, e per me è stato emozionante poter indicare la previsione di raddoppio del fatturato 2024 in questo 2025.
Al di là dei numeri, sicuramente significativi, questo consolidamento è importante perché una così importante risposta da parte del mercato non era per nulla scontata, soprattutto di fronte all’innovatività della nostra proposta. Siamo molto soddisfatti perché il modello Simbiosi sta diventando un punto di riferimento conosciuto e riconosciuto, non solo nel mondo industriale, ma anche nel rapporto con il pubblico, le università e, soprattutto, con le istituzioni, che oltre a coinvolgerci in momenti di confronto, valutano con crescente interesse e attenzione il nostro approccio ecosistemico alla sostenibilità dei territori.
Dalle emergenze idrogeologiche a quelle climatiche, dalle strategie di mitigazione del cambiamento climatico ai sistemi di adattamento per il risparmio di risorse e alla produzione di energia innovativa, dalle sfide geopolitiche ai tanti altri cambiamenti in corso: le nostre imprese e i nostri territori devono affrontare scenari complessi, per mantenere competitività e attrattività nel rispetto di nuovi paradigmi di sostenibilità e qualità della vita.
Per riuscirci hanno bisogno di competenze e di alleanze e Simbiosi si sta impegnando per essere il primo partner, attraverso soluzioni tecniche e progettuali all’avanguardia, capaci di apportare vantaggi economici, ridurre i consumi di risorse – con risultati tangibili già nel breve termine – e di creare ulteriori benefici – tra cui maggiore resilienza di fronte a fenomeni estremi, maggiore sostenibilità e maggiore biodiversità – nel medio/lungo periodo.
Guardando al contesto d’insieme, in questi primi mesi del 2025, nonostante gli andamenti altalenanti della politica e del normatore, l’evidenza dei vantaggi ottenuti da chi ha fatto e sta facendo, anche insieme a Simbiosi, scelte di efficientamento – attraverso revamping di impianti esistenti o progettazione di nuovi impianti – e attenzione a sostenibilità e biodiversità, è sorprendente.
Simbiosi infatti dimostra che è possibile – e vantaggioso – integrare tecnologia avanzata e rispetto per la natura, tradizioni e futuro, uomo e tecnologia creando soluzioni – Smart Land e Smart District e molto altro all’interno delle fabbriche e delle attività dei vari clienti, – che non solo migliorano i risultati economici ma preservano e rigenerano l’ambiente, con un impatto positivo per le imprese, i territori e la società nel suo complesso.
Molti clienti si sono già mossi con noi in questa direzione, e mi fa piacere condividerlo, molti altri lo stanno facendo.
Proprio su questo fronte, parlando di Smart Land, è in corso un’importante collaborazione con un’azienda di spicco internazionale: ci racconta questa esperienza?
Certamente, è un caso molto interessante, che ci ha visto e ci vede lavorare fianco a fianco con un’eccellenza del nostro territorio, il Gruppo Fedegari.
Si tratta di un’azienda ormai di rilievo internazionale, un punto di riferimento nel campo della sterilizzazione e della bio-decontaminazione per i settori farmaceutico, biotech e alimentare.

Il Gruppo Fedegari ci ha voluto al suo fianco per un progetto su tre fronti:
il primo è stato quello del revamping completo della centrale energetica, un vero e proprio energy center notevolmente più efficiente del precedente, anche grazie al supporto delle nostre soluzioni di ottimizzazione basate su algoritmi di intelligenza artificiale, ADAM & EVA.
In secondo luogo, partendo da un’analisi approfondita del processo produttivo e ricostruendo digitalmente l’intero ciclo di approvvigionamento e utilizzo delle risorse, tra cui in particolare quello dell’acqua, particolarmente oneroso, siamo arrivati ad una soluzione radicalmente diversa rispetto al passato.
Prima del nostro intervento, infatti, venivano estratte grandi quantità di acqua da falde profonde per alimentare gli impianti di produzione e, una volta utilizzata, l’acqua veniva scaricata senza recupero. Qui è entrato in gioco il nostro know-how: abbiamo progettato la realizzazione di prati umidi, spazi naturali piantumati capaci di raccogliere acqua, quella recuperata dal ciclo aziendale, ma anche quella meteorica, migliorare il benessere delle persone impegnate nel sito produttivo ma anche di rigenerare la biodiversità del territorio, con molteplici vantaggi, tra cui il riutilizzo dell’acqua, un maggior assorbimento di CO2, una aumentata fertilità e una valorizzazione del territorio e del paesaggio.
Sempre parlando di acqua, abbiamo ulteriormente migliorato il sistema produttivo pianificando attività che attraverso l’impiego di acque depurate provenienti anche dal depuratore di Albuzzano andranno a migliorare il territorio e l’efficienza degli impianti, chiudendo così un ciclo virtuoso di economia circolare in rapporto con il territorio.
Il terzo filone, in corso d’opera, riguarda la produzione di ulteriore energia da fonti rinnovabili, tramite l’installazione di un sistema di pannelli fotovoltaici flottanti su aree parziali dei prati umidi.
Tutto questo per noi è un tipo di soluzione, tra i molti altri, di “Smart Land”, un territorio che vede le imprese dialogare con gli altri attori presenti, in un efficientamento e in una logica simbiotica che non è più “atomico” ma collettivo, con benefici diffusi: è un importante cambio di paradigma, che per funzionare richiede competenze sistemiche e determinazione, anche per cogliere le opportunità e far lavorare tanti soggetti diversi – pubblici e privati – verso un obiettivo comune.
Per fortuna entrambe non ci mancano, così come non mancano i clienti che ne comprendono i vantaggi, un vero e proprio modello operativo capace di generare benefici ambientali, economici e sociali, integrando agricoltura rigenerativa, tecnologia digitale e intelligenza artificiale, tecnologie e macchinari brevettati e know-how di rigenerazione territoriale per la gestione efficiente delle risorse.
Gruppo Fedegari, Gruppo Granarolo, Fiorucci, Auricchio, Arrigoni, Laica, Protiviti, Galbani: è insieme a loro e a molti altri clienti che stiamo ponendo le basi per una nuova via alla produttività e alla creazione di valore condiviso.
Grazie, è un racconto stimolante, che ci fa indubbiamente guardare avanti con speranza. Proprio in questo senso le chiediamo: cosa ci aspetta nei prossimi mesi?
Nei prossimi mesi ci aspettano tante sfide, ed è per questo che stiamo assumendo nuove persone per accelerare la messa a terra delle tante opportunità che si stanno trasformando in progettualità, anche importanti.

Alcune sono già a bordo e sono già al lavoro, altre le stiamo individuando e da fare non manca, così come non mancano le novità tecnologiche: uno degli asset di riferimento della proposta al mercato di Simbiosi, le tecnologie brevettate per la digestione anaerobica, è stato da poco reso compatibile con la gestione di impianti anche molto piccoli, a partire da 5.000 tonnellate di matrici organiche.
Questa importante novità rende possibile e conveniente anche alle utilities, e per le realtà agroindustriali più piccole, l’adozione di questa tecnologia, che permette di ridurre gli scarti effettivi (e i relativi costi), produrre energia rinnovabile stoccabile, e produrre solfato ammonico e fertilizzanti ammendanti dai molteplici vantaggi: migliora la struttura complessiva del suolo, ne aumenta la capacità di trattenere acqua, diminuendo la necessità di irrigazione, e ne incrementa l’attività microbica, aumentando anche la cattura e lo stoccaggio naturale di CO2, incrementando quindi la biodiversità e permettendo di rendere il suolo più produttivo in tutti i sensi.
Ultimo, ma non ultimo, come dicevo, permette di stoccare nel suolo importanti quantità di carbonio, diventando una risorsa per la cattura e il sequestro di carbonio a cui si sta guardando con grandissima attenzione, visto il notevole potenziale.
È una novità importante a disposizione delle aziende agroalimentari, ma anche dei gestori dei sistemi idrici integrati e delle multiutility – per migliorare la propria competitività con scelte al contempo profittevoli, sostenibili e circolari.
A nostro avviso è la transizione di cui c’è davvero bisogno!
I prossimi mesi ci vedranno parecchio impegnati anche su questo fronte e avremo presto modo di tornare a parlarne.
Grazie per questo ulteriore spunto, molto interessante! La tecnologia abilita cambiamento e, parlando di tecnologie e innovazione, non si può non menzionare l’Innovation Center Giulio Natta, “casa” di Simbiosi e luogo di innovazione per eccellenza. Come si sta evolvendo in questi ultimi mesi?
L’Innovation Center Giulio Natta si può definire una “casa allargata”, un laboratorio diffuso, uno spazio pensato per accogliere e supportare nel percorso di crescita realtà – come noi – desiderose di avvicinare un futuro di maggior benessere per le persone ed equilibrio con la natura.

Si tratta di un vero e proprio ecosistema dove startup, aziende, centri di ricerca e spin-off universitari trovano spazi, competenze e strumenti per sperimentare e portare sul mercato soluzioni all’avanguardia, dove Simbiosi agisce anche apportando “Venture Capital” e/o come Venture Builder.
A noi piace parlare di NBS Valley, di cui a tutti gli effetti siamo la prima espressione in Italia. Le Nature Based Solutions, che oggi sono sempre più al centro dell’attenzione di governi, esperti ed aziende, fanno parte del nostro DNA da sempre, dal nostro passato, dalle sperimentazioni avviate prima del cambio di millennio proprio qui, in questi luoghi, trasformati e rigenerati con tecniche e approcci che sono stati studiati e hanno fatto scuola.
Oggi abbiamo maturato una grande esperienza nello sviluppo e gestione di territori rinaturati capaci di contribuire al risparmio di risorse e a contrastare il cambiamento climatico e in generale, cerchiamo sempre di proporre ai nostri clienti un approccio ecosistemico, capace di far scoprire opportunità da cogliere spesso trascurate.
Riuscire a fare tutto questo in compagnia di startup, scaleup e aziende innovative è un ulteriore stimolo, un processo osmotico che ci vede crescere insieme.
Oggi nei nostri spazi ci sono aziende che stanno ottenendo riscontri e risultati importanti nell’agritech, nell’intelligenza artificiale applicata all’ambiente, nell’economia circolare e nel cleantech.
È un bene: si sta formando un fronte di cambiamento capace di migliorare le prospettive delle nostre imprese in settori chiave per il Paese e poter condividere questo percorso, incarna appieno i valori di Simbiosi.
Abbiamo parlato del presente e del prossimo futuro, delle tecnologie che nascono in casa Simbiosi ma anche dello spazio condiviso con altre realtà: c’è qualcosa che manca al quadro per darci poi appuntamento al prossimo anno?
Abbiamo detto tanto e ringrazio chi ci sta leggendo: queste righe insieme per me vogliono essere come una scintilla, capace di far immaginare nuovi approcci possibili, e dall’altra una testimonianza, quella di aziende che hanno già investito per il proprio futuro e quello condiviso, e iniziano già a trarne i benefici.
Non è facile, non è tutto rose e fiori: le sfide sono tante, ma lo dicevo prima, Simbiosi vuole essere un alleato con cui ragionare e trovare soluzioni compatibili con la propria specifica realtà, non solo questo o quell’impianto da comprare e installare.
Stiamo rafforzando sempre più il nostro posizionamento come ReSCo, Resources Service Company, un fornitore a tutto tondo capace di valutare insieme ai clienti progetti di efficientamento e di consumo ottimizzato di risorse, sostenibilità e biodiversità, per poi realizzarli al meglio e farli funzionare nel tempo, anche grazie ai tanti professionisti che stanno facendo il loro ingresso nella nostra realtà.
Ci piace produrre, insieme ai nostri clienti, ambiente e futuro: è una bella sfida, certo, ma la soddisfazione nel vedere l’impatto che riusciamo a generare insieme ripaga di ogni fatica.
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Con queste parole di Piero Manzoni si chiude questa prima intervista di questo nuovo ciclo dedicato alle persone di Simbiosi: nelle prossime settimane e nei prossimi mesi avremo modo di continuare insieme coinvolgendo anche altre voci e altri protagonisti della nostra realtà e oltre.
Grazie per averci letto: per sapere quando pubblicheremo nuovi contenuti l’ideale è seguire la nostra pagina Linkedin, su cui pubblichiamo regolarmente spunti, novità e approfondimenti.
Alla prossima!