NRC (Nutrient Recovery Center) è una tecnologia Simbiosi che consente di recuperare e valorizzare le matrici organiche di scarto, trasformandole in risorse utili.
Questo progetto nasce all’interno del contesto Smart Land, un modello sviluppato da Simbiosi in cui attività industriali, agricole e dei servizi collaborano per ridurre l’impatto ambientale e contrastare il cambiamento climatico.
NRC si distingue per tre caratteristiche fondamentali:
- Recupero ottimale degli elementi nutritivi: trasforma fanghi di depurazione, scarti agroalimentari e frazioni organiche urbane in risorse riutilizzabili.
- Produzione di energia: il processo genera biogas che può essere convertito in energia elettrica, termica o biometano.
- Scalabilità e flessibilità: NRC è applicabile su larga scala o in impianti più compatti all’interno di realtà industriali e depuratori.
Per presentare questa nuova tecnologia abbiamo preparato quattro video, dove prende la parola una delle persone che ha seguito più da vicino questo progetto e sta lavorando per continuare a evolverlo in modo che possa trovare adozione in realtà industriali di tutte le dimensioni: è Pietro Agustoni, Responsabile Tecnico di Simbiosi.
Cos’è la tecnologia NRC?
La tecnologia NRC si basa sul recupero degli elementi nutritivi contenuti nelle matrici organiche di scarto provenienti dalle filiere produttive più diverse: fanghi di depurazione delle acque reflue, scarti delle aziende agroalimentari, residui delle attività agricole, e persino frazione organica dei rifiuti solidi urbani.
Ogni giorno queste matrici organiche vengono generate in grandi quantità, e quando non vengono avviate a percorsi di rivalorizzazione rischiano di diventare un fardello che deve essere smaltito in maniera adeguata, con i costi che ne conseguono.
La tecnologia NRC, invece, permette di trasformare le matrici organiche di scarto in un digestato di qualità, perché altamente igienizzato, privo di odori e con un elevato grado di tissotropia, caratteristica quest’ultima che lo rende particolarmente adatto per il recupero agricolo.
Il digestato prodotto con NRC conserva la matrice organica di partenza, evitando la dispersione di carbonio sotto forma di CO₂ in atmosfera, e trattiene elementi nutritivi essenziali come fosforo, azoto e potassio. Inoltre, circa il 90% del materiale trattato è costituito da acqua, che può essere reimpiegata per abbattere il consumo di risorse idriche.
Oltre a realizzare il recupero dei nutrienti, NRC permette di generare energia sotto forma di elettricità, calore o biometano, risorse che possono essere utilizzate localmente, contribuendo alla creazione di una rete energetica circolare simile a quella delle comunità energetiche.
Nel video, Pietro Agustoni introduce la tecnologia NRC e i suoi elementi principali.
A chi si rivolge NRC?
La tecnologia NRC è pensata per diverse realtà produttive:
- Gestori del ciclo idrico, che possono impiegarla nel trattamento dei fanghi di depurazione.
- Multiutility e servizi ambientali, ossia quelle realtà che si occupano di gestire la frazione organica dei rifiuti urbani.
- Aziende agroindustriali, perché dai loro processi produttivi generano scarti organici che possono essere rivalorizzati.
- Settore agricolo, particolarmente coinvolto perché può beneficiare di fertilizzanti naturali ad alte prestazioni a costi più accessibili rispetto ad alternative di pari valore.
Pensando a NRC, Simbiosi ha voluto realizzare una tecnologia che fosse anche facilmente scalabile. Per questa ragione la si può implementare in impianti hub di grandi dimensioni, pensati come centri in cui convogliare scarti organici di diversa tipologia, con capacità di trattamento a partire da 50.000 t/a, come anche in impianti di taglia superiore a 5.000t/a integrati nel processo produttivo che genera le matrici di scarto (es: industrie del settore agroalimentare o impianti di depurazione delle acque reflue).
La clip con Pietro Agustoni entra più nel dettaglio di quali sono le realtà che possono trarre il maggiore beneficio dall’introduzione della tecnologia NRC.
Come funziona NRC?
Il cuore della tecnologia NRC è il digestore anaerobico, un sistema avanzato, brevettato da Simbiosi, progettato per trattare matrici organiche di scarto con elevata efficienza.
Il digestore opera in regime termofilo, ossia mantiene temperature elevate per garantire un processo di igienizzazione efficace, in grado di eliminare batteri patogeni come Escherichia Coli e Salmonella.
Uno dei principali punti di forza di NRC è la sua capacità di trattare matrici con un tenore di secco particolarmente elevato, superiore rispetto ai digestori tradizionali. Questo consente di ridurre il volume complessivo dell’impianto e ottimizzare gli spazi di installazione.
NRC lavora su quattro diverse fasi:
- Pretrattamento delle matrici, con idratazione o disidratazione in base alla necessità per preparare il materiale alla fase di digestione.
- Digestione anaerobica, un processo biologico che si sviluppa in un periodo di circa 20-30 giorni durante i quali la materia organica viene degradata producendo biogas.
- Recupero energetico, una fase in cui il biogas che si è venuto a creare viene pretrattato e può essere convertito in energia elettrica e termica tramite cogenerazione, anche per autoalimentarsi, oppure trasformato in biometano.
- Trasformazione in digestato tissotropico, più facile da caricare, trasportare e iniettare nel suolo.
Il sistema NRC è anche dotato di un impianto specifico per il controllo e la riduzione del contenuto di ammonio nel digestato: grazie a questa funzione, si può scegliere se realizzare una semplice rimozione dell’ammonio in eccesso oppure avviare questo prodotto alla produzione di fertilizzanti come solfato d’ammonio o fosfato d’ammonio, molto richiesti dal mercato agricolo.
Pietro Agustoni spiega nella terza clip tutte le diverse fasi del processo, e si sofferma sui potenziali output.
Un modello già applicato e replicabile
Il primo impianto NRC su scala industriale è stato realizzato ed è operativo in provincia di Pavia.
La struttura è dimensionata per trattare fino a 210.000 tonnellate di scarti organici all’anno, producendo oltre 300.000 tonnellate di digestato.
Qui le matrici organiche vengono combinate per ottimizzare il processo, sfruttando economie di scala e generando energia elettrica, termica e biometano. Tuttavia, la replicabilità di grandi impianti può incontrare ostacoli normativi e logistici.
Per rispondere a questa sfida, Simbiosi ha sviluppato una versione miniaturizzata di NRC, adatta persino all’integrazione diretta nei processi industriali o nei depuratori senza dover andare incontro a processi di autorizzazione complessi e laboriosi.
Questa soluzione è particolarmente adatta per le esigenze dei gestori del ciclo idrico, e grazie alla sua capacità di produrre energia da autoconsumare supporta già oggi gli obiettivi di sostenibilità europea che dovranno essere raggiunti entro il 2040.
L’ultimo video della serie entra più nel dettaglio di questi casi di integrazione specifici.
Sostenibile, circolare, flessibile
La tecnologia NRC di Simbiosi rappresenta un’innovazione concreta per la gestione sostenibile degli scarti organici, trasformandoli in risorse utili per l’ambiente, l’agricoltura e l’industria.
La sua flessibilità consente applicazioni tanto su larga scala quanto su impianti più compatti, semplificando l’integrazione e contribuendo alla creazione di ecosistemi produttivi più efficienti e resilienti.
Per chi volesse approfondire il potenziale della tecnologia NRC Simbiosi e realizzare una soluzione su misura per le proprie esigenze, il nostro staff tecnico e commerciale è a disposizione attraverso i riferimenti indicati nella pagina Contatti del sito.