Cos’è il Metodo Neorurale

Un nuovo paradigma economico, sociale e ambientale che riprende
le soluzioni adottate dalla natura e le applica ai contesti produttivi

Ridisegnare i distretti industriali e i territori, trasformandoli in centri con minori sprechi di risorse naturali (acqua, suolo, energia, materiali), riducendone i consumi, le emissioni di CO2 e producendo energia da fonti rinnovabili innovative ed efficienti. 

Simbiosi introduce per la prima volta in Italia il concetto innovativo di “neorurale”, termine che si riferisce ad un territorio in cui alle attività industriali già presenti, si sommano quelle di altri servizi di natura ambientale, che si vengono a costituire grazie agli interventi di rinaturalizzazione effettuati sul territorio, quali, ad esempio, la qualità del paesaggio, la biodiversità, la valorizzazione delle risorse rinnovabili, il miglioramento della salute e della qualità della vita. 

La nascita del Metodo Neorurale

Nel 1995, alcuni trend economici globali venivano ipotizzati e su tali trend alcune criticità ponevano le basi per il loro posizionamento. Cominciarono alcune riflessioni sull’ambiente, figlie dei periodi di austerità avveratisi negli anni ‘70 con il timore di finire le riserve dei combustibili fossili in pochi anni, e ancora con le criticità del nucleare culminate con i disastri ambientali di Chernobyl.

Simbiosi cominciò a pensare, in tempi ancora non maturi, ad alcune criticità che culminarono in tre ambiti distinti, ma correlati, che oggi rappresentano i pilastri delle conferenze mondiali sul clima e sulla spinta per la sostenibilità.

Tali ambiti sono:
• il cambiamento climatico
• la perdita di biodiversità
• la reperibilità e l’uso delle risorse naturali

Si cominciarono allora a instillare alcuni dati sui trend di sviluppo, che oggi si sono ancor più radicati nelle menti e nelle coscienze delle popolazioni, che possono ben rappresentare quelle che potrebbero essere le problematiche di oggi ma soprattutto di domani.

Simbiosi impone di nuovo oggi dati che sono sempre sui trend di allora, ma spostati al 2050.

Tali dati, caratteristici e stravolgenti, riguardano la popolazione mondiale, e alcuni dei suoi bisogni primari, quali il cibo, il clima, il riscaldamento globale e la contrapposizione tra zone urbane e rurali periurbane.

Si parla di una prospettiva che vede nel 2050: 10 miliardi di individui che abiteranno il mondo e la necessità di avere il 60% in più di derrate alimentari disponibili per sfamare l’intera popolazione. Questo a fronte di alcuni aspetti reali: un terzo dei terreni arabili a livello mondiale già oggi è in fase di desertificazione e degrado causati dallo sfruttamento intenso monoculturale effettuato, dai danni del riscaldamento globale, dalle logiche di deforestazione e conseguente enorme perdita di biodoversità, di risorse e dalla crescente necessita di energia e materiali.

 

Il Metodo Neorurale

Basandosi sui concetti della blue economy, dell’economia circolare e sulle Nature Based Solution, osservando e studiando l’efficienza degli ecosistemi naturali basati sul progetto di ricerca di cui sopra, Simbiosi ha sviluppato il know how e la competenza, le tecnologie e i brevetti per replicare quanto fa la natura nell’ottimizzazione dell’uso delle risorse. Lo fa aggregando innovazione e proponendo soluzioni globali per impiegare responsabilmente le risorse naturali – energia, aria, acqua, materiali e suolo ottimizzandone l’uso, diminuendo la quantità di CO2 emessa, recuperando risorse dagli scarti e producendo energia da risorse rinnovabili innovative e, infine, combattendo i cambiamenti climatici, fornendo così resilienza agli ambiti di criticità del pianeta del futuro.

I concetti di economia circolare, in tutti gli ambiti agri e food della filiera agroalimentare, secondo la logica “From Farm to Fork and back to Farm again”, diventano fondamentali per il risparmio di risorse naturali ed energetiche e per il controllo del climate change, non soltanto limitando le emissioni, ma anche aumentando esponenzialmente lo stoccaggio di CO2 naturale nel suolo.

Le logiche di valorizzazione del paesaggio, la bellezza dei luoghi, la possibilità di usare i sistemi digitali in modo utile per l’ambiente e la possibilità di sfruttare nuovi spazi e nuovi paradigmi di lavoro evitando il consueto commuting con le città vicine, rendono tali territori SMART sotto molteplici punti di vista.

Questa visione fa di Simbiosi il primo Produttore d’Ambiente e la prima NBS Valley® italiana, (Nature Based Solutions Valley), in grado di rispondere ai bisogni della filiera Agrifood e del territorio, che oggi desiderano continuare a progredire, ma salvaguardando il pianeta e le condizioni di vita, diventando tutore del paesaggio e del territorio stesso, recuperando materiali, stoccando CO2, producendo energia e luoghi magici in cui vivere, salvaguardando la biodiversità e in pratica costruendo attorno alle città e alle industrie delle aree smart, dette SMART LAND e SMART DISTRICT che forniscano servizi innovativi alle città e alle metropoli di domani.

Simbiosi, per continuare a sviluppare progetti innovativi e costantemente aggiornati sugli sviluppi delle tecnologie, ha realizzato l’Innovation Center Giulio Natta, un Aggregatore di Innovazione e un Venture Capital, dove le competenze proprie e delle aziende incubate possano fondersi insieme, per creare una visione globale delle necessità di territori e industrie, a cui rispondere con delle soluzioni efficaci e complete. 

Simbiosi è un aggregatore di soluzioni e tecnologie, in grado di fornire consulenza specializzata e realizzazione di soluzioni e impianti, disegnati sulle necessità di ogni singolo cliente per la sostenibilità di tutta la filiera e del territorio.